di Andrea Cittadini, ®fotografie Sabina Giussani e Museo Retro Camping

Design, costume, storia, natura, ma anche tecnologia, creatività e libertà. Tutto ciò grazie ad un’incredibile collezione di caravan storiche oltre alle relative vetture per il traino, fondamentali per viaggiare in perfetta sintonia d’antan. Stiamo parlando della collezione privata dell’architetto Marcello Bassi Brugnatelli, nata nel 2015 e quasi unica in tutta Europa, dato che ne risulta solo un’altra simile in Europa. Presto, nel giro di un anno, sarà ospitata in una sede permanente nei pressi di Robbiate (LC), nel cuore della Brianza, dove sorge Palazzo Bassi Brugnatelli, barocco e neoclassico del ‘600. I cui giardini ospitano durante l’anno, in primavera, il Retro Camping Show inserito nel percorso museale ASI.

A rotazione, una selezione di modelli tra gli oltre 50 esemplari della collezione, vengono esposti all’aperto sapientemente abbinati tra loro, secondo il periodo storico e la provenienza geografica. L’arco di tempo coperto varia dal 1928 agli inizi degli anni ’90. Il pubblico può accedervi pagando 5 Euro.  Obiettivamente non viene automatico pensare alle roulotte come strumento di studio dell’evoluzione di usi e costumi, del cambiamento dei gusti e degli stili di design, ad esempio in funzione dell’aerodinamica, oppure allo sviluppo dei materiali utilizzati per realizzare queste case mobili.

Come la rara Eccles De Luxe del 1928, interamente in legno pregiato, accostata ad una stupenda Chevrolet AB National dello stesso anno, che però si presta bene anche a rimorchiare una strepitosa Bertram Hutchins Winchester de Luxe del ’35, con interni in “boiserie” degni di un castello inglese e persino una mini vasca da bagno. Una vera villa di campagna per raffinati gentlemen, che lanciarono la moda del caravaning in tutta Europa, con l’idea di fare un pic-nic avendo tutte le comodità di casa. C’è anche l’australiana Country Club del 1959 arrivata via terra e mare! Vengono esposti rari modelli francesi, come l’Escargot Moulin Rouge del ’57 o la Notin del 1961 con tapparelle in legno.

Alcuni modelli sono stati il riferimento del mercato nelle rispettive annate, altri invece sono stati giudicati troppo all’avanguardia, costosi o problematici, e sono rimasti una gioia per pochi. Se per tanti anni il predominio in questo mercato è stato francese e in seguito tedesco, è altrettanto lampante come nel design i prodotti più innovativi siano quelli di celebri marchi italiani, da abbinare ad una Fiat 125 S per esempio, come Elnagh, Nardi o Laverda degli anni ’70 e ’80: questi ultimi davvero moderni anche per la forma aerodinamica e il colore degli esterni: l’azzurro carta da zucchero. Va segnalato che la roulotte inglese Autosport Alpha 14 del 1980, ha stabilito il Record del Mondo di Velocità sul rettifilo dell’aeroporto di Elvington a rimorchio dell’Aston Martin RHAM/1 da corsa, modificata sulla base della DBS V8 dal pilota Robin Hamilton. L’auto gareggiò nella 24 Ore di Le Mans nel 1977 e 1979, dove ottenne il 17° posto assoluto e il 3° di categoria nel primo anno. In occasione del record, venne raggiunta la velocità media di 124,91 miglia orarie sul quarto di miglio, con asfalto umido per la pioggia, andando a raggiungere una velocità massima di 152 miglia da tachimetro, al termine del rettilineo. Sul mercato il modello non ottenne però pari successo. Marcello Bassi Brugnatelli ha la roulotte, ma deve mettersi alla ricerca di un’Aston Martin DBS V8 per ricomporre l’accoppiata da primato! Binomio con caratteristiche opposte vede la Fiat 126 realizzata in Polonia marchiata Polski, assieme alla piccola Pol-Mot N126, ma come non dimenticare anche la Levante Grazia Olimpiade del 1962? Più bella della rivoluzionaria low-cost belga Wawa 180 del 1966 con tetto modulabile, ma realizzata in materiali estremamente leggeri e poco durevoli.  Tra i camper, palma d’oro al piccolo Arca Mascotte dell’81 sulla base del furgoncino Fiat 900E Panorama, che ha davvero l’indispensabile (incluso anche un wc sotto il sedile passeggero) raccolto nelle dimensioni di metri 3,92 x 1,69 e 2,30 di altezza. Insomma il futuro Museo Retro Camping raccoglie un’esposizione d’eccellenza con il meglio delle produzione internazionale e di quella italiana per qualità e quantità di veicoli esposti. Tutte le auto e i caravan, sono perfettamente marcianti e funzionanti, in condizioni originali o restaurati secondo la logica conservativa. Si percorre un incredibile viaggio nel tempo perché roulotte, camper e auto, contengono tutte le suppellettili dell’epoca, dai complementi di arredo a stoviglie, tovaglie, tessuti e quant’altro, che raccontano 70 anni di storia del design, del costume, delle vacanze “en plein air”.